Siete pronti a conoscere un altro dei personaggi di "La stirpe di Belial - L'inganno"? Questa volta vi parlerò di Belial - o come lui preferisce farsi chiamare - Lucky.
Lucky è il compagno millenario di Lil, ma non è con lei che ha concepito Vivian. Questo ovviamente non ha fatto molto piacere a Lil, ma si sa che non si può ottenere tutto dalla propria esistenza, vero?
Lucky non è sempre stato un essere maligno, al contrario è stato un essere di luce del quale i fratelli hanno decantato le lodi. Il suo vero nome è stato bandito da suo Padre, e Belial è il dispregiativo con il quale viene chiamato da chi lo conosce per quello che è: un ribelle, un bugiardo, un essere senza scrupoli che vuole portare morte e distruzione.
Ogni volta che nella storia di noi esseri umani è accaduto qualcosa di davvero spiacevole, lui era nelle immediate vicinanze. E' scaltro, ha legioni al suo comando, e si è sentito tradito quando suo Padre non ha appoggiato le sue idee "rivoluzionarie".
E' possessivo e non ama perdere: Lil questo lo sa molto bene e ne ha già pagato le conseguenze in passato come le capiterà di fare anche in futuro. E' ossessionato dalla sua vendetta nei confronti del Padre, tanto da tramare un inganno senza precedenti. Userà il suo stesso sangue per cercare di vincere una partita a scacchi che dura da millenni e che sembra non avere mai fine.
Ma Lucky, Belial, o l'innominato, come dir si voglia, non è solo questo... lui è molto di più.
In un momento della sua esistenza lui ha amato e ha sacrificato il proprio amore per il bene di qualcun altro; un essere umano, una donna, che è riuscita a vedere oltre la superficie fino dentro al suo essere.
Ecco, in un brano tratto dal libro, come Lil lo descrive ripensando alla prima volta che lo ha incontrato in compagnia del Padre, tanto, tanto, tantissimo tempo fa:
..."Aveva un’aura talmente luminosa che irradiava dal suo corpo da rendere impossibile distinguerne i contorni. Gli occhi di zaffiro, erano come le stelle quando calava la notte, le labbra piene e sode erano del colore dei frutti dell’albero sotto il quale sostavano, i lunghi capelli come sottili raggi di sole erano sparsi sulle spalle larghe."...
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