martedì 28 ottobre 2014

Recensione film: "The anomaly"



TRAMA:

Un uomo si trova di punto in bianco a non essere padrone della propria vita, qualcun altro ha preso il controllo del suo corpo e della sua mente grazie a un impianto sottocutaneo collegato a un satellite in orbita. Torna in se stesso solo per nove minuti e quarantasette secondi alla volta, tempo questo, necessario al satellite per poter fare un reboot. Quel reboot è l'anomalia. Grazie ad essa, di volta in volta, l'uomo scopre un nuovo tassello del puzzle, e al contempo tenta di porre rimedio alle azioni perpetrate dall'ospite indesiderato e suo figlio. Una continua lotta contro il tempo, adrenalina a mille, tensione allo stato puro.

Wow! Sembra un film fighissimo, vero? In realtà non è così.
L'unica anomalia di "The anomaly" è che sia stato prodotto. Probabilmente chi ha tirato fuori i soldi avrà ingenuamente pensato che il fatto di inserire tre protagonisti molto carini avrebbe fatto la magia, invece la triste realtà è che ha toppato di brutto.
Dialoghi vuoti, situazioni improbabili, scene di combattimento improponibili.
Non voglio neppure dilungarmi troppo sul doppiaggio che è stato fatto al risparmio (ma come si può far doppiare più attori a un unico doppiatore? Ma di che cosa si erano fatti? Ma non ce l'avevano un fratello, un cugino, uno zio che potesse dire quel paio di battute?).
Che altro dire?
Se vedete il dvd in vendita, cambiate strada!

Voto: 1 stella 


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